Medusa: simbolo del fluire della vita
La Medusa é un animale acquatico appartenente al gruppo al phylum degli Cnidari. Presente sia in mare aperto che in prossimità delle zone costiere, è un animale che non ha alcun controllo sui suoi spostamenti. La Medusa, infatti, galleggia e si sposta seguendo solamente le correnti marine. Ha una forma simile a quella di un polipo rovesciato, ovvero, presenta una parte superiore convessa (denominata esombrella) e una parte inferiore concava (detta subombrella) nella quale, oltre ad avere la bocca, fuoriescono i tentacoli.
Il significato e la simbologia della Medusa
Simbolo del fluire della vita, la Medusa, in quanto guida totemica, sprona a non opporre resistenza ai cambiamenti. Come un animale che si addentra nel profondo degli abissi, invita a esplorare la parte più profonda dell’Essere. Mostra l’importanza di lasciarsi andare nel fluire della vita. Associata all’elemento acqua, invita alla purificazione interiore, indispensabile per l’essere umano che vuole evolvere nel suo cammino.
La Medusa, ha mantenuto una fisiologia immutata per milioni di anni ed è incredibilmente resistente a qualsiasi tipo di mutazione esterna. Questa peculiarità spinge a una riflessione: quando ci si ostina a combattere il cambiamento, si rimane fermi nello stesso punto, senza un progressivo avanzamento. Al contempo, bisogna essere provvisti di capacità di adattamento.
Nella mitologia greca, Medusa, era l’unica mortale delle tre figlie (le Gorgoni) di Forco e Ceto, divinità marine. Le tre sorelle, avevano il potere di pietrificare chiunque incrociasse il loro sguardo. Medusa, accusata da Athena per aver giaciuto con Poseidone, venne trasformata in mostro con serpi al posto dei capelli e con occhi ancora risplendenti di bellezza. In tal modo, chiunque la guardasse andava incontro a morte certa. Perseo, aiutato dalle divinità, decapitò Medusa. Simbolicamente, è la rappresentazione degli schemi abbattuti, della morte di tutto ciò che pietrifica l’anima inchiodandola al declino. Uno sguardo pietrificante, è una visione limitante della propria esistenza, ostacolo necessariamente da superare ricorrendo al proprio Perseo interiore.
A cura di Silvia Scanu