Martin Pescatore: simbolo di femminilità e devozione alla persona amata
Il Martin pescatore è un uccello appartenente al genere Alcedo. Cibandosi di pesci, il suo habitat naturale è costituito da corsi d’acqua limpida a corrente moderata. Qui può immergere il suo becco per cacciare senza incorrere in pericoli. È caratterizzato da un piumaggio di colore azzurro/verde sul dorso e di colore rosso/color ruggine sul petto. Essendo un animale solitario e molto territoriale, se un altro Martin pescatore invade il suo territorio, lo affronta afferrandolo per il becco e tentando di tenerlo sott’acqua.
Il significato e la simbologia del Martin Pescatore
Il suo nome scientifico Alcedo Atthis, trae origine dalla mitologia greca. Secondo il mito, Alcione moglie di Ceice e figlia di Eolo – re dei venti – era solita chiamare il marito con il nome di Zeus. Zeus, padre celeste, si sentì profondamente indignato e, deciso a riversare la sua ira sui due giovani sposi, scagliò un fulmine sulla barca di Ceice, il quale morì. La sua amata, Alcione, non potendo sopportare tanto dolore, si suicidò gettandosi in mare. Tuttavia, per clemenza degli dei, venne trasformata in un Martin pescatore.
In natura, il Martin pescatore costruisce il suo nido in 14 giorni, cominciando una settimana prima del solstizio d’inverno (tale periodo è anche chiamato “i giorni di Alcione”). Secondo la leggenda, riesce serenamente a completare la sua opera in quanto Eolo, suo padre, placa la forza dei venti per consentire alla figlia la nidificazione.
Grazie al mito di Alcione, il Martin pescatore è divenuto simbolo di femminilità e devozione alla persona amata. Inoltre, per le sue qualità di pescatore, gli viene attribuita una simbologia di abbondanza e pace. Esso, infatti, invita a lanciarsi nelle novità, poiché apporteranno beneficio e successo personale. Sprona ad avere coraggio e risolutezza per raggiungere i propri obiettivi. Incontrare questo splendido uccello è sinonimo di un periodo di pace e di novità, di un percorso che si sta per intraprendere che porterà gioia e serenità.
A cura di Silvia Scanu