Foca: simbolo di introspezione e rigenerazione vitale
La Foca è un mammifero appartenente alla famiglia dei pinnipedi. È un animale carnivoro che si nutre di piccoli pesci e molluschi ma, occasionalmente, non disdegna uccelli marini. Pur non allontanandosi mai oltre i 20 km dalla costa in cui vive, può immergersi sino ad una profondità di 500 metri.
Il significato e la simbologia della Foca
Animale socievole e intelligente, ama vivere in piccoli gruppi ed è sempre attenta a scorgere pericoli usando la sua ottima vista e il suo eccellente udito. Le foche, infatti, riescono a vedere bene sia in acqua che sulla terraferma, anche all’imbrunire quando la luce inizia a scarseggiare.
La Foca simboleggia l’introspezione e la rigenerazione vitale. Sebbene trascorra la maggior parte della sua esistenza in acqua, quando deve partorire si reca tassativamente a terra o su lastre di ghiaccio.
Dal punto di vista simbolico, questo atteggiamento indica l’importanza dell’esplorazione interiore, come le profonde acque ancora sconosciute. Nel subconscio si possono creare dinamiche delle quali, a livello vigile, non ci si rende conto. Conoscerle per portarle a galla è essenziale per dare vita a una nuova parte del proprio Io. A quel punto, la luce può penetrare e accompagnare la rinascita. La Foca, invita a seguire la corrente, poiché, se la si ostacola, si corre il rischio di annegare.
La Foca nel mito e nella leggenda
Nella mitologia islandese, irlandese e scozzese, si narra di creature teriomorfe identificate con il nome di Selkie, per metà umane e per metà foche. Secondo il folklore locale, si credeva che le foche fossero la reincarnazione delle persone morte gettandosi in mare.
Secondo una leggenda, nelle isole Faroe (Danimarca) una donna-foca dal nome Kópakonan, venne privata del suo manto e, costretta a mantenere sembianze umane, dovette sposare il giovane che la obbligò. Costui, nascose il suo manto in uno scrigno ma, in sua assenza, la sposa lo recuperò e riuscì a scappare, riunendosi al marito e ai figli selkie. Il giovane li uccise ed ella, vendicandosi, promise morte agli uomini di Mikladalur il villaggio dove viveva il giovane che la costrinse a sposarlo.
A cura di Silvia Scanu