Bue: simbolo di istinto, di azione e di personalità
Il Bue è un bovide dal carattere mite e mansueto. Diverse sono state le sue raffigurazioni nei secoli per le varie popolazioni del mondo. Animale dalla grande forza fisica, è associato al lavoro e simboleggia l’istinto, l’azione e la personalità.
Il significato e la simbologia del Bue
In natura, sin dai tempi antichi, l’uomo si è servito dell’enorme resistenza di questo animale. Il lavoro nei campi, infatti, veniva in buona parte svolto grazie al Bue che trainava l’aratro. Per questo motivo, viene accostato al lavoro, sia esso individuale o di squadra. Simboleggia il lavoro instancabile, eseguito con senso di responsabilità e dovere; organizzato nel dettaglio per poter essere svolto con serenità.
La figura di questo animale è presente anche nella Bibbia. Insieme all’asinello, rappresentano un pilastro fondamentale al momento della nascita di Gesù. Si narra che con il loro calore, abbiano riscaldato il bambino divino appena venuto alla luce. Questa rappresentazione figurativa, ha un significato molto profondo. Poiché il Bue è associato alla parte istintiva umana, intesa anche come pulsione che porta all’azione, dunque al compimento di una scelta piuttosto che un’altra, trova la sua parte evolutiva quando l’azione riguarda lo spirito.
In altre parole, se l’istinto è guidato dal cuore, si arriva, attraverso l’azione, a nutrire la parte spirituale insita in ogni essere umano. In quanto animale castrato, il Bue, viene sempre rappresentato con la coda tra le gambe e il capo leggermente chino, simbolo dell’istinto sessuale dominato e dell’approccio mansueto nei confronti di se stesso, degli altri e della vita. La simbologia, nell’accostamento bue-Gesù, mostra come l’evoluzione della personalità, avvenuta attraverso il controllo dei propri istinti e delle proprie azioni, divenga illuminazione divina gli esseri viventi.
Miti e leggende sul Bue
Come detto anteriormente, il Bue è stato oggetto di culto per diversi popoli e diverse culture. Per gli antichi Egizi, il bue rappresentava il dio Osiride. Per i romani, invece, era una vittima sacrificale da offrire al dio Giove. Al contrario, per i greci, era un animale sacro da proteggere.
A cura di Silvia Scanu