Canna: un duplice simbolismo
Canna L. è l’unico genere della famiglia delle Cannaceae, comprendente circa 50 specie originarie delle regioni tropicali e subtropicali del continente americano. Alcune specie di questa pianta sono state introdotte e si sono ambientate nelle regioni tropicali e subtropicali di tutto il mondo.
Caratteristiche della Canna
In Italia, è spesso coltivata come pianta ornamentale ed è molto difficile trovarla allo stato naturale. Questo perchè, nonostante sia diffusa in gran parte del pianeta, necessita di un habitat molto particolare. Questa pianta, infatti, oltre ad aver bisogno della piena esposizione del sole cresce su terreni molto fertili, soffici e freschi. Teme sia la siccità che il gelo e se coltivata, oltre ad aver bisogno di continue annaffiature, va somministrato fertilizzante organico e minerale in abbondanza.
Tra le specie coltivate come piante ornamentali la più nota è la Canna indica, che presenta grandi foglie ovali-lanceolate e fiori con vistose corolle tubolari molto aperte. I fiori di questa pianta sono riuniti in tirsi terminali portati dal tipico fusto cilindrico e carnoso che le contraddistingue.
Significato e simbologia della Canna
Questa pianta è la riproduzione vegetale dell’asse del mondo – nel senso di sostegno o di mediazione tra il mondo terreno e quello celeste o spirituale – per la sua tensione verticale. Il suo simbolismo, strettamente legato alla sua flessibilità, ha un significato positivo e uno negativo. Quello positivo indica la duttilità, qualità necessarie al saggio. Questo tratto è evidenziato dal fatto che la Canna si piega, ma non si spezza.
In senso negativo indica la mancanza di forza. Questa ambivalenza si ritrova nel significato diverso che assume questa pianta nella mitologia egiziana e in quella greco-romana. Nella prima, è simbolo di fecondità, dunque consacrata alla vita, mentre, nella seconda è associata alla morte, poiché la Canna è presente nelle acque stagnanti degli inferi.