L’Arcivescovo di Magonza
Hatto era l’Arcivescovo di Magonza del X secolo che, secondo leggende nordiche, fu divorato dai topi a causa della sua avidità.
Hatto: la leggenda
In Germania nel 970 ci fu una carestia. Avendo l’Arcivescovo messo da parte enormi quantità di grano, il popolo si rivolse a lui.
Arrivò il giorno da egli stabilito per la distribuzione del grano e, una volta ammassata la folla nel granaio, chiuse a chiave la porta e diede fuoco all’edificio. Perirono così tutti quelli che si trovavano all’interno del granaio.
Risvegliandosi il mattino seguente, dopo una notte passata tranquilla, vide il suo ritratto mangiato dai topi.
Venne poi un servitore con la notizia che i topi avevano divorato tutto il grano e da un altro servitore apprese che i topi stavano arrivando a palazzo.
Impaurito, fuggì su un’isola dove sorgeva una torre di sua proprietà. Fu tutto inutile: i topi lo raggiunsero fin sulla torre e lo divorarono.
La leggenda di Hatto è narrata anche nelle Metrical Tales di Robert Southey. Vicino a Bingen nei pressi del Fiume Reno, c’è una torre chiamata Torre Del Topo.
La torre, in realtà, venne eretta circa 200 anni dopo la morte di Hatto dal vescovo Sigfrido, per raccogliere le imposte sui beni di passaggio.
Tuttavia, specie in quella località, la torre è ancora associata alla leggenda di Hatto.