Cosa vedere e come visitare le Piramidi di Giza
La necropoli di Giza è uno dei siti archeologici più importanti del mondo. È stata infatti inclusa nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO nel 1979. È situata nella piana omonima, alla periferia de Il Cairo, capitale dell’Egitto. Il monumento più importanti e conosciuto del complesso è senza dubbio la Piramide di Cheope. Detta anche “Grande Piramide” è l’unica tra le sette meraviglie del mondo giunta sino ai giorni nostri. Seguono, in ordine di importanza, la Piramide di Chefren (o Khepren) e la Piramide di Micerino (o Mykerinus).
Le tre piramidi
Nelle zone adiacenti alle tre piramidi sorgono altri piccoli edifici e monumenti noti come piramidi regine. L’altra grande attrazione del sito è “La Grande Sfinge” o “Sfinge di Giza”. Questa sorge nella parte orientale del complesso, con la faccia rivolta verso est. Attualmente gli egittologi accademici ritengono che il volto della Grande Sfinge sia da attribuire a quello di Chefren. La Piramide di Cheope, a base quadrata, misura 230,34 metri di lato e circa 137 metri di altezza. I quattro lati della base presentano un errore medio di soli 1,52 cm in lunghezza e di 12″ di angolo rispetto ad un quadrato perfetto.
La Piramide di Chefren, con i suoi 136,5 metri di altezza, è leggermente più bassa di quella di Cheope ma essendo situata su un piano roccioso più alto, sembra dominare tutto l’altopiano. La Piramide di Micerino, con un’altezza di 62 metri, è la più bassa del complesso delle tre piramidi. La Sfinge, con la sua imponenza sembra posta a difesa delle tre piramidi, è lunga 73 metri e alta 20. Ancora oggi appaiono di un certo fascino le evidenti scanalature create probabilmente dell’erosione dell’acqua e visibili intorno al suo corpo. Un motivo certo della loro esistenza non è stato ancora trovato. Molte foto che ritraggono le piramidi, specialmente quelle realizzate nel XIX secolo, le mostrano come se fossero posizionate in una remota località desertica. In realtà, tutt’intorno sorge un’area urbana densamente popolata.
Breve storia delle Piramidi di Giza
Le Piramidi di Giza vennero erette dai sovrani egizi nel periodo che va dal 2613 al 2498 a.C. A distanza di 4500 anni rimangono, ai nostri occhi, praticamente integre. Ancora oggi, dunque, ci mostrano la loro straordinaria imponenza e misteriosa bellezza. La storia delle piramidi nasconde misteri irrisolti che tanto fanno ancora parlare sia gli egittologi che gli studiosi dell’archeologia “di frontiera”. In base all’archeologia ufficiale la costruzione del primo sito dove ora sorgono le Piramidi di Giza è databile intorno al 2.500 a.C. In questo periodo dominava la III dinastia.
Le teorie archeologiche più accreditate dichiarano che le Piramidi di Giza siano state erette come monumenti funebri in onore dei faraoni e poste esattamente sopra la tomba del sovrano. Ma al suo interno non è mai stato trovato un luogo adibito alla sepoltura o elementi che facessero pensare a questa funzione. La Piramide di Cheope fu presumibilmente terminata intorno al 2570 a.C. forse costruita per volere dello stesso sovrano durante la IV dinastia; per molto tempo, circa 3800 anni, è stato l’edificio più alto al mondo.
La Piramide di Chefren venne costruita dal faraone Chefren, IV sovrano della IV dinastia, durante il XXVI secolo a.C. La Piramide di Micerino invece venne eretta intorno al 2510 a.C..
Anche la Grande Sfinge, imponente ed enigmatica costruzione, appare databile intorno al 2500 a.C. (almeno secondo l’egittologia accademica) e fu costruita durante l’Antico Regno.
Come per le tre piramidi anche per la Grande Sfinge, i tempi di datazione, il tipo di costruzione e i modi di edificazione sono stati contraddetti da numerosi indizi. Questi indizi, infatti, mettono a dura prova l’archeologia ufficiale. Qui ci limitiamo a descrivere i dati “ufficiali” anche se ancora non hanno fatto pienamente luce sui molti misteri che avvolgono questo straordinario complesso archeologico.
Come raggiungere e come visitare le Piramidi di Giza
Questo complesso di antichi monumenti dista circa 8 km dall’antica città di Giza. Adagiato nei pressi del Nilo a 25 km circa dal centro de Il Cairo in direzione sud-ovest. La Piana di Giza è raggiungibile con diversi mezzi dall’aereoporto. Per raggiungere il cuore della necropoli, è possibile affidarsi ad agenzie che programmano visite gudate sia all’interno che all’esterno del sito. La zona è accessibile sia a piedi che in groppa a cammelli o cavalli. Molto suggestivo ma la spesa è maggiore.
Il momento migliore per la visita è la prima mattina oppure verso sera, quando le temperature sono meno roventi rispetto al giorno. La visita all’interno è sconsigliabile per chi soffre di claustrofobia. La sensazione di chiuso, infatti, è alquanto forte. Vi sono due ingressi ma si consiglia di entrare da quello principale che consente di avvicinarsi alle piramidi in minor tempo. L’ingresso è limitato a 300 persone al giorno. Per la piramide di Chefren e di Micerino l’apertura avviene su rotazione. Si apre un panorama magnifico camminando verso il deserto in direzione della piramide di Micerino e seguendo poi il tragitto dei cammelli.
Un ultimo consiglio è rivolto agli studenti e insegnanti. Questi possono, prima di partire fornirsi della tessera internazionale dello studente che permette di accedere ai siti con uno sconto del 50%. Si ricorda infine di comprare un biglietto per ciascuna piramide.
Quando visitare le Piramidi di Giza
La caratteristica principale del clima egiziano è quello di essere caldo e secco per buona parte dell’anno. La temperatura media nei mesi invernali si aggira intorno ai 20°C sulla costa del Mediterraneo. Tuttavia può arivare fino a 26°C ad Assuan. Le massime in estate toccano rispettivamente i 29°C e i 45°C. Difficilmente la temperatura notturna in pieno inverno scende sotto gli 8°C. La zona con le maggiori precipitazioni è quella di Alessandria, che si affaccia sul Mediterraneo. Infatti questa riceve 19 cm circa di pioggia all’anno. L’area dove sorge Assuan, invece, è quasi completamente secca con soli 2 mm di pioggia annui.