Cosa vedere e come visitare l’Abbazia di Glastonbury
L’Abbazia di Glastonbury è la prima cattedrale cristiana d’Inghilterra. Fu edificata al centro della città ed eretta, secondo la leggenda, sopra i resti di una chiesa costruita da Giuseppe di Arimatea nel 37 d.C.. Sempre secondo la leggenda, nel periodo delle persecuzioni in Palestina, Giuseppe di Arimatea fuggì in Inghilterrra, accompagnato da Maria.
Secondo la storia ufficiale, invece, l’Abbazia di Glastonbury, uno dei più grandi complessi monastici medievali d’Inghilterra, fu edificata nel 712 da Ine, un re sassone, del Wessex e successivamente ricostruito dai Benedettini dopo che un incendio nel 1184 la distrusse.
Durante il regno di Enrico VIII, nel corso del XVI secolo, incominciò una battaglia contro i simboli della cristianità. Infatti, la corona voleva sempre di più affermare il suo dominio, anche religioso, tramite la diffusione della chiesa Anglicana. Così, una delle più grandi costruzioni della cristianità in britannia fu distrutta.
L’abbazia, chiusa nel 1539 in seguito alla Riforma protestante, ha rappresentato per anni un’importante meta di pellegrinaggio.
Il Rovo di Glastonbury
Il monastero di Glastonbury è la più antica costruzione cristiana in Gran Bretagna. La sua storia risale all’VIII secolo ed è connessa alla leggenda di Re Artù.
Nei pressi dell’Abbazia di Glastonbury viene ancora oggi venerato un particolare arbusto. Questo si sviluppò in quanto Giuseppe era solito conficcare il suo bastone nel terreno quando pregava. Da qui la nascita della pianta chiamata “Rovo di Glastonbury”. I botanici hanno stabilito che appartiene ad una specie originaria della Palestina. Ancora oggi nessuno ha dato una spiegazione plausibile di come una pianta, la cui origine è tanto lontana, sia potuta vivere e crescere in questo luogo.
In varie versioni del circolo arturiano, Glastonbury è identificata con l’isola di Avalon, leggendario e mai trovato luogo arturiano.
Lo storico Goffredo di Monmouth fu il primo a mettere in relazione Glastonbury con Avalon nel 1133.
Nel 1191 i monaci dell’abbazia dichiararono di aver scoperto le tombe dove erano sepolti Artù e Ginevra.
Molti studiosi però non hanno dato credito a questa versione dei fatti e sospettano che tale scoperta non fu altro che una messa in scena per confermare l’origine dell’abbazia e accrescere la fama del luogo.
L’Abbazia di Glanstonbury, Avalon e Re Artù
Nonostante ciò, durante alcuni lavori all’interno dell’abbazia alcuni muratori portarono allo scoperto una croce tombale su cui era incisa una scritta in latino che recitava: “Hic iacet inclitus Rex Arturius in insula Avalonia” (Qui nell’isola di Avalonia è sepolto il famoso re Artù). Di quella croce, da quel giorno, non se ne ebbe più notizia. La tomba, invece, esiste ed è possibile visitarla. Ma ciò che più affascina della storia dell’Abbazia di Glastonbury è il tema legato al Santo Graal. Nel 1539 l’Abbazia di Glastonbury, per volontà di Enrico VIII fu chiusa. Sette monaci, portarono con sé una preziosa e sacra reliquia, trovando rifugio presso il monastero di Santa Florida, in Galles. Si trattava di un calice in legno d’olivo.
Per molto tempo il calice appartenne all’Abbazia di Glastonbury e veniva usato per officiare le messe della domenica. Successivamente il calice divenne di proprietà della nobile famiglia Powell di Nanteos, per poi scomparire verso la fine del XIX secolo, quando fu dato in prestito negli USA e non fu mai riportato in Inghilterra.
Giuseppe d’Arimatea
Un’altra leggenda che si perde nella notte dei tempi narra che Giuseppe d’Arimatea seppellì il calice sotto la porta dell’abbazia. Da quel momento e in quel preciso punto una miracolosa acqua curativa sgorga direttamente dal terreno formando un bacino chiamato “Sorgente del Calice”. L’acqua ha assunto un colore rossastro per via della presenza di ferro. Grazie alla sua azione benefica ha già curato molte persone affette da varie malattie. La fonte è stata costruita, nel 1184, utilizzando roccia durissima. Oggi l’Abbazia di Glastonbury è meta di numerosi pellegrinaggi. Ogni anno tantissimi visitatori giungono qui per poter bere l’acqua miracolosa. Alcuni dati storici e archeologici portano a ritenere che l’area dove nasce la fonte sia stata adibita al culto druidico e che fosse già abitata intorno al 200 d.C.
Come raggiungere e come visitare Glastonbury
L’Abbazia di Glastonbury si trova a pochi metri dal centro dell’omonima cittadina. Sorge a sud di Bristol, nel Somerset, sulla Magdalene Street. È circondata da un parco di 36 ettari con oltre 250 alberi dove è possibile sedersi e meditare. Nei pressi dell’Abbazia di Glastonbury si può godere di una pace di tranquillità fuori dal tempo. Infatti nonostante sia circondata dalla città, mantiene ancora intatto il fascino arcano del mistero e della storia leggendaria che avvolge le rovine gotiche dell’abbazia. È possibile passeggiare e visitare tutto il complesso e godersi il posto cercando un po’ di relax nelle are di pic-nic predisposte. Vi è la possibilità di visite guidate, di assistere ad eventi e manifestazioni organizzate.
Quando andare a Glastonbury
Il clima del Somerset è simile a quello della vicina Cornovaglia, umido e piovoso nel periodo autunno-inverno e fresco durante il resto dell’anno. Pertanto il periodo migliore per visitare l’Abbazia di Glastonbury è sicuramente l’estate, quando le giornate sono più lunghe ed è maggiore la possibilità di trovare belle giornate di sole.