La Quercia delle Streghe
Capannori, Gragnano (LU)
In Italia, da secoli, cresce una delle querce più longeve mai conosciute, ovvero, la Quercia delle Streghe. La possiamo ammirare nei pressi di Capannori (LU) e, più precisamente, a Villa Carrara. Denominata Quercia delle Streghe per le sue particolarità, si è classificata al secondo posto tra le querce più grandi presenti in Toscana. Con un età di circa 600 anni, presenta un’altezza di oltre 15 metri e un tronco la cui circonferenza è di 4 metri. La chioma ha un diametro di 40 metri e si espande parallelamente al terreno, caratteristica non comune per questa specie di albero. Generalmente la quercia tende a sviluppare i loro rami verso l’alto e possono raggiungere altezze che superano i 15 metri, arrivando a raggiungere anche i 30 metri.
Cenni storici
Durante la longeva vita della Quercia delle Streghe non sono mancate disavventure e attacchi. Fortunatamente la bellissima quercia toscana è riuscita a superarle egregiamente, date le sue attuali condizioni di salute. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, fu presa di mira dai soldati nazisti che all’epoca occupavano il territorio. Il loro obbiettivo era di trasformare la splendida pianta in legna da ardere. La sorte ha voluto, però, che il piano sfumasse grazie all’intervento e la serrata opposizione degli abitanti di San Martino.
Successivamente venne colpita da un fulmine, ma anche in questo caso, nonostante i non trascurabili danni, la Quercia delle Streghe riuscì a riprendersi. Recentemente sta subendo ulteriori danni a causa di insetti infestanti che nidificano all’interno del suo tronco e dei numerosissimi turisti che calpestando il suolo adiacente stanno compromettendo la salute delle sue radici. Alcuni di questi turisti, per puro divertimento e allo scopo di scattare foto di cui vantarsi, hanno provocato anche la rottura di alcuni rami, arrampicandosi o sedendosi su di essi.
Leggende e curiosità della Quercia delle Streghe
L’inusuale espansione orizzontale, anziché verticale, della chioma della quercia ha originato, nel corso del tempo, tante leggende e racconti volti a spiegare il motivo di tale distorsione. Una delle più famose riguarda proprio le streghe. Pare, infatti, che per tanti anni le maghe avrebbero svolto i loro rituali e danze (riti sabbatici) sopra i rami della magnifica quercia. La pianta, quindi, a lungo andare ha incominciato a espandersi parallelamente al suolo invece di volgere verso l’alto.
Secondo alcuni Carlo Collodi, il cui cognome da ragazzo era Lorenzini, era solito trascorrere le vacanze nel paese natale della madre, ovvero nel territorio lucchese. In questi luoghi avrebbe visitato la grande quercia che poi lo ispirò durante la stesura di una delle fiabe più famose del mondo: Le avventure di Pinocchio. Infatti si narra che la Quercia delle Streghe sia divenuta, nel racconto, l’albero in cui Pinocchio fu impiccato dal Gatto e la Volpe per essere poi derubato delle quattro monete d’oro. Tra l’altro, nei pressi della quercia, il burattino, consigliato dai due malfattori, seppellì parte dei denari affinché potesse crescerne un albero colmo. Anche per questa curiosità la quercia è stata denominata Quercia di Pinocchio.