Isola del Male – Poveglia
Venezia
A sud della laguna di Venezia, lungo Canal Orfano, punto di collegamento tra Malamocco e Venezia, è situata Poveglia, conosciuta anche come l’Isola del Male. Ha una superficie poco superiore a sette ettari e conta undici costruzioni sul suo territorio. L’isola, la cui storia ha avuto dei risvolti lugubri e inquietanti, risulta ora disabitata e non raggiungibile in quanto non aperta alle visite.
Cenni storici
A seguito della distruzione delle città dell’entroterra dopo l’invasione logobarda avvenuta nel VI secolo, Poveglia o Isola del Male divenne uno dei borghi più importanti della zona in cui vi fu anche costruito un castello. Tra l’809 e l’810 contribuì alla sconfitta degli invasori franchi. Per tale motivo, i suoi abitanti ricevettero diversi privilegi. Tra questi c’erano l’esenzione dalle tasse, dal servizio militare e dal dover remare nelle galee. Dall’800 fino alla guerra di Chioggia l’Isola del Male conobbe un periodo di splendore. Questo, sia dal punto di vista economico che demografico, in seguito all’insediamento delle famiglie dei duecento servi più fedeli al doge Pietro Tardonico. La decadenza venne segnata proprio dalla guerra di Chioggia che scoppiò nel 1379 fra le repubbliche marinare di Genova e Venezia.
A quel punto gli abitanti dell’isola furono costretti ad abbandonarla per lasciare spazio agli armamenti bellici e ai soldati, che trasformarono la zona in un avamposto militare. In seguito a tale evento Poveglia fu abbandonata, divenendo man mano un luogo dove relegare dolore e sofferenza. Infatti, durane il 1700, quando l’Europa era devastata dalle peste nera, inizialmente l’Isola del Male fu utilizzata per trasferirvi i cadaveri che dovevano essere allontanati dalle città e bruciati. In seguito, invece, con il propagarsi del contagio divenne un vero e proprio lazzaretto. Da questo punto in poi pare che l’isola sia stata oggetto di numerosi racconti legati sia al periodo della peste che ad alcuni edifici presenti sull’isola ma di cui oggi non si è riusciti ad ottenere una documentazione adeguata che sostenga la realtà dei fatti.
Misteri e leggende dell’Isola di Poveglia
Più che un lazzaretto, sembra che l’Isola del Male abbia assunto più che altro la funzione di un luogo in cui esiliare e abbandonare a se stessi non solo tutti quegli uomini, donne e bambini nei quali la malattia lasciava poco in cui sperare, ma vi siano forzatamente stati trasferite persone non ancora contagiate, che quindi poi una volta ammalatesi si sono spente consumandosi lentamente. Gli orrori però non finiscono qui…
Sembra che nel 1922 sia stato costruito un edificio la cui funzione è avvolta nel mistero. I documenti riguardanti la sua edificazione infatti lo indicano come una casa di riposo. Tuttavia, secondo molti si trattava di un ospedale psichiatrico. Alcuni negano anche che sia mai stato costruito. Diverse prove, però, smentiscono quest’ultima affermazione. Della costruzione sono rimaste solo alcune rovine. Ma a testimoniare che si trattasse veramente di un istituto per malattie mentali vi è un’incisione su quello che rimane delle pareti d’ingresso, dove si legge: reparto psichiatria. La leggenda vuole che i pazienti dell’ospedale fossero tormentati dai fantasmi di tutti coloro che erano stati abbandonati a morire sull’isola.
Un’altra strana morte
In seguito ai trambusti suscitati da tali episodi, inoltre, sembra che il direttore ne abbia approfittato per condurre sui malati brutali esperimenti di lobotomizzazione. Alla fine però, anche il sadico direttore sarebbe rimasto vittima degli inquieti spiriti di Poveglia. Questi, infatti, impazzì. Ormai preda dei deliri si sarebbe ucciso gettandosi dal campanile dell’isola. Non è tutto… Una delle sue infermiere pare abbia assistito al suicidio e avrebbe raccontato un fatto inquietante. L’uomo non sarebbe morto in seguito all’impatto con il suolo, ma strangolato da una strana nebbiolina bianca, emersa dal terreno e insinuatasi nel suo corpo.