Medium e Medianità

Cosa sono i Medium e di cosa si occupa la Medianità

Il Medium è una persona con particolari poteri paranormali e psichici che la facoltà di mettere in contatto il mondo degli spiriti e quello degli uomini.

Medium e Medianità

Si configura dunque come un intermediario tra i due mondi. Il termine Medium nasce dal fenomeno dello spiritismo che si sviluppò intorno agli anni cinquanta del secolo scorso per poi diffondersi in più settori. Il Medium viene comunemente definito come colui che è in grado di contattare le anime di persone decedute sia per via orale (Psicofonia) o per via scritta (Psicografia” o scrittura automatica). La medianità è tutto ciò che rientra nelle sue facoltà. Infatti a seconda delle loro facoltà possiamo raggruppare i Medium in più categorie:

Medium a Effetti Fisici

Questa particolare tipologia di Medium è portata a produrre in modo particolare fenomeni materiali come il movimento di corpi inerti, rumori, piccoli bradisismi, ecc.. Essi si dividono a loro volta in medium facoltativi e involontari (o naturali).

Medium e Medianità

Facoltativi
Costoro, sono pienamente coscienti del loro potere, quindi producono i fenomeni spiritici con l’atto della loro volontà. Ovviamente questo potere non si sviluppa in tutti nella stessa misura; ci sono medium capaci di produrre grandi effetti (sospensione di corpi pesanti nello spazio, traslazione aerea e apparizioni con tanto di materializzazione), altri invece producono effetti più semplici come ad esempio i colpi battuti.

Involontari o Naturali
Non hanno coscienza del loro potere per cui quest’ultimo si manifesta a loro insaputa.

Sensitivi o Impressionabili

 

Quasi tutti i medium sono impressionabili in quanto ciò consiste nel percepire la presenza degli spiriti per mezzo di una sensazione. Una sorta, quindi, di “fremito” in tutto il corpo. Diciamo che l’impressionabilità è la facoltà indispensabile allo sviluppo di tutte le altre. Infatti se sviluppata metodicamente, con l’abitudine questa facoltà permette al medium di percepire non solo la presenza dello spirito, ma anche la sua natura. Ovviamente, sia che questa sia buona o cattiva, familiare o estranea. Ovviamente a seconda dei casi si percepirà una sensazione gradevole o sgradevole, penosa, ansiosa, gioiosa, di amore o serenità e cosi via.

Auditivi

 

Gli appartenenti a tale categoria si differenziano dagli altri in quanto odono la voce degli spiriti (Pneumatofonia). Quest’ultima può essere percepita in due modi diversi dal medium. Alcune volte come una voce interiore come se provenisse dall’interno dell’orecchio, altre volte invece è chiara e distinta come la voce di un vivente. Tramite questa facoltà i medium entrano in contatto con gli spiriti. Questi, caratterizzati da un buon livello evolutivo, esprimono concetti utili e piacevoli, al contrario di altri che possono essere una vera e propria persecuzione.

Parlanti

 

Quando lo spirito vuole comunicare si serve dell’organo del medium più adatto allo scopo. Può farlo tramite la parola o l’udito, oppure si servirà della sua mano o della vista. Vi sono anche medium che utilizzano più doti per effettuare tale comunicazione. Doti che possono manifestarsi fin dalla nascita o svilupparsi con il tempo e la maturità del soggetto. Il medium parlante, generalmente non ha coscienza nel momento in cui comunica ciò che lo spirito gli trasmette. Infatti, le informazioni che ne risultano differiscono dalle idee abituali del primo o dalle sue conoscenze, molto spesso sono addirittura lontane dalla portata della sua intelligenza. A comunicazione terminata quindi, il medium non ricorderà assolutamente ciò che ha riferito per conto dello spirito. Infatti, molto spesso, si utilizza un registratore o una videocamera per riprendere la manifestazione.

Veggenti

 

I medium appartenenti a questa categoria possono vedere gli spiriti durante lo stato di veglia. Per questo motivo, ne conservano un ricordo esatto. La persona in questione può anche non possedere la vista in quanto, anche se a noi sembra di vedere gli spiriti con i nostri occhi, in realtà li percepiamo con la nostra anima. Tale facoltà può essere sia momentanea (scaturita da una crisi del soggetto), sia propria del soggetto dotato, in quanto tale.

Le prime hanno essenzialmente carattere personale, trattandosi di spiriti appartenenti a persone che in vita erano amici o parenti del medium. Questi vogliono avvertire quest’ultimo di non appartenere più a questo mondo oppure di un pericolo imminente. A volte vogliono dargli un consiglio su un problema importante o addirittura chiedere di portare a termine per loro conto, una questione lasciata in sospeso prima della morte. Nel secondo caso invece il medium può vedere gli spiriti di persone anche a lui sconosciute, può descriverne l’aspetto e percepire i sentimenti dai quali sono animati.

Sonnambuli

 

Nel medium sonnambulo la facoltà medianica si sviluppa maggiormente durante il sonno. Nel corso del sonno, infatti, la sua anima si distacca dal corpo ritrovandosi in uno stato di libertà. Questa, però, risulta più elevata rispetto a quelle dei soggetti che non dispongono di tale facoltà. In questo stato, essa è libera di viaggiare alla velocità del pensiero. Si può trovare, quindi, in posti e situazioni diverse in un lampo. Ciò consente al medium di apprendere cose che vanno aldilà delle comuni conoscenze. Molto spesso vi sono altre entità più evolute che accompagnano lo spirito del medium in questo straordinario viaggio. Lo aiuta, quindi, a comprendere questioni per le quali non ha ancora raggiunto il livello di avanzamento adatto.

Guaritori

 

Rientrano nella categoria tutti quei soggetti aventi il dono di guarire persone, piante, animali con il semplice tatto o addirittura in alcuni casi con la forza del pensiero (derivante da una potenza spiritica enorme), escludendo quindi l’ausilio dei comuni medicamenti.

Pneumatografi

 

Sono medium che comunicano con gli spiriti tramite la scrittura. A seconda del tipo di contatto instaurato (che dipende dal maggior o minor sviluppo dei poteri del medium), si possono ottenere delle scritture che vanno da un semplice segno ad intere pagine scritte dallo spirito evocato. Nel caso della pneumatografia, basta depositare un foglio di carta bianco ripiegato in un luogo qualsiasi o indicato dallo spirito stesso. Alcune volte bastano dieci minuti o un quarto d’ora, ma affinché il fenomeno abbia luogo occorre creare un’atmosfera di preghiera e raccoglimento.

Scriventi o Psicografi

 

Si differenziano dai pneumatografi per il semplice fatto che il medium stesso deve sostenere lo strumento (generalmente una penna) con il quale lo spirito comunica facendolo muovere. Tale facoltà è la più semplice da perfezionare con l’esercizio e tra l’altro è il miglior mezzo per comprendere la natura dello spirito, il grado di evoluzione o la sua inferiorità. I medium psicografi si dividono in più categorie:

Meccanici
Lo spirito esprime il suo pensiero muovendo l’oggetto appoggiato alla meno del medium (quindi non manovrato dallo stesso), o esercitando direttamente la sua azione sulla mano di quest’ultimo. Nel secondo caso, la mano del medium si muove indipendentemente dalla sua volontà e non si arresta finché lo spirito non ha terminato. Costoro sono chiamati meccanici o passivi perché non hanno coscienza di ciò che in quel momento stanno scrivendo.

Intuitivi
Lo spirito comunicante trasmette la sua volontà all’anima del medium il quale la esprime riportandola per iscritto; egli è quindi pienamente cosciente di ciò che lo spirito gli sta “dettando”.

Semi meccanici
A questa terza categoria appartengono i coloro che possiedono sia facoltà intuitive sia meccaniche.

Ispirati
Appartengono a questa categoria coloro che pur non essendo dotati di una straordinaria intelligenza manifestano la percezione di concetti estranei alle loro capacità; hanno il presentimento di eventi futuri o si dedicano alla composizione graduale di opere artistiche, letterarie, scientifiche, ecc. per quali non pensavano possedere delle grandi capacità.

Da Presentimenti
Questa dote può essere nel medium più o meno sviluppata; parte da una semplice sensazione fino ad intravedere parte di avvenimenti futuri, positivi o negativi.