Storia, mitologia e leggenda di Ade, Dio del Mondo degli Inferi
Ade, Dio degli Inferi
Infatti Zeus, alla nascita fu protetto dalla madre che, grazie ad uno stratagemma, (sostituì il neonato con un sasso), indusse Crono a divorarlo, spacciandolo per il figlio. Divenuto adulto Zeus affrontò il padre e lo costrinse a rigettare tutti i suoi fratelli. Finalmente liberi, si accordarono con Zeus per spartirsi equamente regni e poteri.
Ade è il Dio degli inferi, signore dell’oltretomba. La leggenda narra che il Dio si innamorò perdutamente della figlia di Demetra, Persefone. La rapì per condurla nel suo tetro regno.
Quando Demetra lo seppe la sua ira scatenò una carestia che si diffuse in tutto il mondo. Una carestia così terribile che il genere umano rischiò l’estinzione. Di fronte a una tale catastrofe, Zeus cercò rimediare inviando un suo messaggero ad Ade. L’obiettivo era quello di riportare indietro Persefone. Questo a patto che ella, nel periodo della sua permanenza, non mangiasse cibo del mondo degli inferi.
Ade ovviamente non voleva rinunciare alla sua amata. Sapendola a digiuno offrì a Persefone un melograno, ma ella ne riuscì a mangiare solo alcuni grani. Tutto ciò fece scatenare nuovamente la collera di Demetra e Zeus dovette riproporre un nuovo accordo.
Non avendo mangiato l’intero frutto, Persefone sarebbe rimasta accanto ad Ade nel mondo dei morti solo per un numero di mesi corrispondente al numero di grani ingeriti. Il tempo restante sarebbe ritornata dalla madre nel suo mondo. Il nuovo patto fu accolto favorevolmente da tutti e fu così che Persefone cominciò la sua nuova vita. Trascorse sei mesi (successivamente associati ai periodi dell’autunno e dell’inverno) come regina del mondo degli inferi accanto a suo marito Ade e sei mesi (associati ai periodi della primavera e dell’estate) accanto alla sua adorata madre e nel suo adorato mondo.
Ade e Cerbero
Si narra che Ade non godesse di un bell’aspetto e quindi, molto probabilmente per tale motivo, vi sono poche raffigurazioni e sculture rappresentanti il Dio. Nelle varie epoche viene raffigurato in compagnia di un cane a tre teste (Cerbero, guardiano degli inferi) e una pantera, seduto su un trono con in mano uno scettro. Il capo, risulta sempre essere coperto da un elmo, il quale ne occulta la maggior parte del volto.