Luoghi e itinerari misteriosi a Torino
Ecco in questa pagina un itinerario insolito nella Torino più nascosta città magica per eccellenza. Qui confluiscono due triangoli immaginari, uno di magia bianca (Torino, Lione e Praga) e uno di magia nera (Torino, Londra e San Francisco). Un’antica leggenda, riportata da Emanuele Thesauro nel 1679, desunta a sua volta da un testo del 1577 di Filiberto Pingone, vuole che Torino sia stata fondata addirittura dagli Egizi.
Anche Torino custodirebbe importanti segreti e indizi utili a tutti i moderni cavalieri desiderosi di partire alla ricerca del Graal. Questi dovranno recarsi nella chiesa della Grande Madre di Dio, fondata agli inizi del XIX secolo per celebrare il ritorno del re Vittorio Emanuele I dopo il Congresso di Vienna. Essa venne edificata su un luogo di culto pagano, infatti sotto di essa sarebbe ancora attivo un tempio dedicato a Serapide! La pianta della chiesa è circolare e prende spunto da quella del Pantheon. La statua raffigurante la “Fede” tiene nella mano sinistra una coppa che, secondo alcuni, potrebbe rappresentare il Graal. Secondo la leggenda, la statua guarderebbe il nascondiglio della sacra coppa.
Unico problema: mancano le pupille! Stabilire in che direzione stia guardando la donna scolpita sulla chiesa è pressoché impossibile. Sullo stesso piazzale troviamo anche la statua della “Religione”, che imbraccia una croce. Sulla fronte porta curiosamente impresso il triangolo degli Illuminati con l’occhio onniveggente. Simbolo che ritroviamo anche sul dollaro statunitense. Nulla è casuale, tutto è voluto. Questo edificio è un vero enigma: quali segreti nasconde questa simbologia ermetica?
Sempre a Torino, troviamo un’altra statua simile a quella della “Fede”, sulla facciata della Chiesa dei Ss. Martiri. Entrambe ricordano molto un’altra statua, presente a Roma, nella chiesa di San Lorenzo in Lucina. Anche in questo caso, la donna immortalata nella pietra tiene un calice nella mano sinistra. Nessuno è stato capace finora di svelare il segreto di queste sculture, ammettendo che ve ne sia realmente uno.
Guida agli itinerari del mistero di Torino
1. Casa di Gustavo Rol, Via Silvio Pellico, 31: la casa si trova a circa un chilometro dalla Stazione di Porta Nuova. Il celebre medium abitò qui fino alla sua morte, sopraggiunta nel 1994.
2. Chiesa della Grande Madre di Dio, nell’omonima piazza al numero 4: la statua raffigurante la “Fede” tiene nella mano sinistra una coppa che, secondo alcuni, potrebbe rappresentare il Graal.
3. Mole Antonelliana, attuale sede del Museo del Cinema, Via Montebello, 20: nata per essere un tempio israelita, presenta una base ottagonale. Con i suoi 164 metri circa, è il più alto edificio in muratura del mondo. La statua della Fede, antistante la Chiesa della Grande Madre, poteva avere gli occhi puntati in direzione della Mole; purtroppo, oggi le pupille non sono più visibili. La statua guarderebbe in direzione del luogo dove, secondo la tradizione, potrebbe trovarsi nascosto il Santo Graal.
4. Museo egizio, Via Accademia delle Scienze, 6: è uno dei più importanti musei del mondo di arte egizia.
5. Palazzo Trucchi di Levaldigi, Via 20 Settembre (angolo con Via Alfieri): attualmente è sede della Banca Nazionale del Lavoro: è un luogo associato al demonio. Sul bronzeo battente figurano diavoli e serpenti.
6. Palazzo Madama, Piazza Castello: i sotterranei del palazzo nasconderebbero le leggendarie Grotte alchemiche, dove gli alchimisti della torino secentesca tentavano di trasformare il piombo in oro.
7. Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1: nei sotterranei del palazzo potrebbero celarsi le leggendarie Grotte alchemiche.
8. Duomo di San Giovanni Battista, Via 20 settembre, 87: in una cappella della chiesa si conserva la Sacra Sindone.
9. Chiesa dei Ss. Martiri, Via Garibaldi, 25: qui troviamo una statua molto simile a quella della Fede, antistante la Chiesa della Grande Madre di Dio.
10. Piazza Statuto: qui sorgeva la Villa Domus Morozzo, dove per un breve periodo soggiornò Nostradamus. Sotto l’obelisco eretto in questa piazza si dice che vi sia un ingresso per l’inferno.
di Giorgio Pastore
tratto dal libro “La ricerca della Pietra Filosofale”
Itinerari iniziatici nell’Italia del mistero