Demetra, Cerere, Dea dell’Agricoltura

Storia, mitologia e leggenda di Demetra, Dea dell’Agricoltura e dei Raccolti

Demetra è la Dea dell’Agricoltura e dei raccolti, artefice delle stagioni, della vita e della morte, protettrice del matrimonio e delle leggi sacre. Per tali motivi Demetra risulta essere la Dea più vicina ai mortali. Di conseguenza era costantemente adorata e onorata con riti sacrificali.

Demetra, Dea dell’Agricoltura

Sorella maggiore di Zeus, subì la stessa sorte dei suoi cinque fratelli divorati alla nascita dal padre Crono. Questo, a sua volta, cercava disperatamente di proteggersi da una malevola profezia. Tale profezia affermava infatti che il Dio sarebbe stato spodestato dai figli. Questi, infatti, si sarebbero poi divisi regni e poteri. Solo Zeus riuscì a salvarsi grazie ad uno stratagemma messo in atto da Rea, moglie di Crono. Stanca di vedere divorare tutti i suoi figli, la moglie di Crono sostituì l’ultimo nato con un sasso. Quindi lo avvolse tra le fasce e lo pose al marito affinché lo mangiasse.

Divenuto adulto, finalmente Zeus poté affrontare il padre e liberare i suoi fratelli, costringendo Crono a rigettarli. Altrettanto nota è la leggenda secondo la quale Demetra scatenò una carestia che si sarebbe rivelata letale per l’intero genere umano se Zeus non fosse intervenuto per patteggiare con Ade (Dio degli inferi) la restituzione della figlia Persefone.

Ade e Persefone

Il Dio degli Inferi infatti, follemente innamorato della bella e giovane figlia di Demetra, decise di rapirla per farne la sua regina. Quando la Dea lo venne a sapere si infuriò talmente tanto che scatenò una terribile carestia. Questa si diffuse per tutta la Terra e Zeus, spaventato per le sorti del genere umano, per ben due volte patteggiò con Ade il ritorno di Persefone.

Il Dio dell’Olimpo infatti, all’avanzare della grave carestia inviò subito un messaggero da Ade intimandolo di restituire la ragazza Questo a patto che ella non si fosse già nutrita con il cibo del regno dei morti. Ade però che cercava ogni stratagemma affinché la sua amata potesse restare con lui,  notando che effettivamente la giovane realmente non aveva toccato cibo dal giorno del suo arrivo, cercò di tentarla offrendole un melograno. Anche se completamente ignara dell’inganno, Persefone riuscì a ingerire solo pochi grani.

Tutto ciò scatenò nuovamente le ire di Demetra che non accettava perdere sua figlia a causa del tranello di Ade. Per una seconda volta dovette intervenire Zeus il quale propose a tutti un accordo, così leale, che nessuno poté rifiutare. Persefone avrebbe vissuto nel mondo degli inferi per un numero di mesi corrispondente al numero dei grani ingeriti (successivamente associati ai mesi corrispondenti al periodo Autunno-Inverno) e il tempo rimante sarebbe potuta tornare nel suo amato e colorato mondo per riabbracciare sua madre (mesi relativi al periodo della primavera-estate).